Il progetto della Sala da tiro con l’arco | Rovereto è legato a un primo dato di partenza: l’accresciuta importanza della Federazione Italiana di Tiro con l’Arco a livello nazionale rispetto ad altre discipline sportive.
La realizzazione di una struttura indoor dedicata al tiro con l’arco e collegata al campo di tiro all’aperto su tutte le distanze (40 piazzole all’aperto con la possibilità di ampliare il campo a 64 postazioni in caso di manifestazioni internazionali e 10 al chiuso) rende Rovereto centro federale di tiro con l’arco, con la possibilità di organizzare una scuola permanente. La nuova struttura può ospitare eventi a carattere nazionale e internazionale, oltre a raduni, stage, corsi d’aggiornamento e qualificazione.
Il progetto del palazzetto, dal punto di vista compositivo, vuole perseguire le seguenti intenzioni:
– porsi in relazione con le presenze storiche e naturali che caratterizzano il sito di progetto;
– confermare e rafforzare la regola insediativa definita dal Piano di Area.
Un primo riferimento è il torrente Leno, vera e propria ‘spina dorsale’ di tutto il Piano di Area Baldresca–Lungo Leno. Esso, attraverso un articolato sistema di arginature (gli antichi ripari alluvionali) definisce il limite dei terreni agricoli secondo uno sviluppo a linee spezzate. Quest’ultimi elementi, essendo tutt’ora visibili in prossimità dell’area di progetto, sono oggetto di conservazione e tutela in conformità alle indicazioni previste dal Piano Regolatore.
L’impianto dell’edificio è definito in accordo alla morfologia del sito. Il piano terra assume un carattere accentuatamente basamentale, mentre il primo piano termina con una copertura dalla linea più morbida e aerea. L’elemento caratterizzante la parte inferiore dell’edificio è il muro che chiude gli spogliatoi sul lato sud-est. Il suo andamento segue una linea spezzata, ponendosi in relazione alla forma dei ripari alluvionali situati in prossimità dell’area di progetto lungo il torrente Leno.
La copertura metallica mutua la sua forma dal profilo delle pergole dei vigneti circostanti; quest’ultimi sono ulteriormente evocati con il colore (verde rame ossidato) della lamiera di rivestimento.
Le funzioni previste al piano terra sono: l’ingresso-foyer, la sala di tiro, la tribuna, il locale per il giudice di gara, gli spogliatoi degli atleti (divisi per sesso) lo spogliatoio dell’arbitro e dei giudici di gara, l’infermeria e infine il bar con i relativi servizi. L’ingresso – foyer ha dimensioni tali da poter accogliere gli atleti per l’accreditamento alle gare e quindi lo stesso funzionerà da area di segreteria temporanea in occasione dei vari eventi.
Al primo piano, collegate da una scala interna e un ascensore, sono previste una sala per riunioni-stage, una cucina con dispensa, spogliatoio e servizi igienici, uno spazio per attività didattiche, i servizi igienici collettivi, le stanze per ospitare gli atleti con servizi comuni distinti per sesso e le stanze singole per istruttori con servizi privati.
Dalla sala riunioni si accede ad una terrazza aperta verso sud- est, utilizzabile quale estensione all’aperto della sala stessa per corsi teorico-pratici.
Le sistemazioni esterne previste ai lati dell’edificio di progetto e lungo la strada di accesso, riguardano le aree a parcheggio nonché quelle a verde pubblico attrezzato.