Il progetto per il nuovo Centro di Aggregazione Giovanile sovracomunale | Arco è un intervento di valorizzazione di un’area con un alto potenziale architettonico e ambientale, a favore dell’intera comunità del basso Sarca.
Il nuovo centro di aggregazione giovanile, progettato presso gli spazi delle giardinerie comunali e di villa Althamer sintetizza quindi in primis la volontà di progettare e mettere in campo azioni positive per lo sviluppo del benessere e della qualità della vita dei ragazzi volte anche al miglioramento della fruizione dell’ambiente urbano e naturale.
La nuova struttura, vuole essere un ambiente destrutturato e con un setting adattabile alle situazioni in cui favorire l’aggregazione tra coetanei, lasciando libero spazio d’espressione in modo da facilitare l’osservazione, la comunicazione e la verifica delle motivazioni dei giovani frequentatori.
Un grande ambiente vetrato a modello di una serra, come elemento architettonico radicato nel territorio di Arco fin dall’epoca del Kurort asburgico (molti gli esempi di ville storiche con serre o grandi verande annesse), ma anche come struttura che si presta ad una immediata comunicazione esterno-interno e ad uno scambio diretto e di inter-relazione con la comunità circostante, che in tal modo può accedere anche visivamente all’interno della struttura.
I poliedri che si innestano nel corpo vetrato, realizzati per contrapposizione in strutture massive piene, sono pensati per accogliere particolari funzioni quali: un piccolo bar/punto di incontro; la segreteria organizzativa del centro; un piccolo laboratorio artigianale; una sala prove musicale; una sala per corsi, attività e studio; uno spazio per una associazione che opera nel settore; camerini e spazi di servizio per la sala polifunzionale;
Il progetto mira ad integrarsi anche con le realtà circostanti, quali la palestra artificiale di arrampicata sportiva, e la casa della musica ospitata nella ‘casa rossa veneziana’.
Una serra rivisitata, con un unico piano a pianta rettangolare regolare a livello del terreno, le pareti perimetrali realizzate con una facciata continua in vetro a specchiature regolari rettangolari. La copertura di tipo piano con tetto non praticabile, la quale per un migliore bilanciamento energetico e per un minor impatto ambientale-paesaggistico, ha un manto di finitura a verde di tipo estensivo.
La struttura portante è calibrata su una maglia regolare ortogonale volumetrica di tipo reticolare. Gli elementi strutturali verticali sono di tipo puntiforme, opportunamente controventati anche grazie ai corpi poliedrici che in essa si inseriscono e ai tiranti metallici che rimangono in vista.
Tutta la struttura ha un controsoffitto in pannelli di cartongesso e fibra minerale (sala polifunzionale), con un’intercapedine per l’alloggiamento delle componenti impiantistiche: riscaldamento, impianto elettrico, trattamento aria, diffusione sonora, sorveglianza, sensori fumo ed allarme, riscaldamento radiante a soffitto.
Sei volumi di forma poligonale irregolare, come detto, si inseriscono nella ‘serra’ parallelepipeda, dandone movimento e profondità. Tali volumi presentano una struttura mista in legno. Pannelli lignei tridimensionali a struttura portante e dall’elevato potenziale isolante e comfort ambientale e climatico. I sei poliedri sono rivestiti per le parti esterne in pannelli in fibrocemento.
La parte ad ovest, verso la casa della musica comunale, della ‘serra’, ospita una sala polivalente da 250 posti circa dotata di un palcoscenico attrezzato per piccole recite, concerti ed incontri; una sala a servizio delle poliedriche attività che il centro ospiterà grazie al diretto intervento dei ragazzi, degli operatori del centro e delle associazioni che operano nell’ambito giovanile sul nostro territorio e del sociale.