Dal punto di vista progettuale e compositivo le caratteristiche morfologiche dell’area di progetto vengono considerate come valenze contestuali imprescindibili. L’idea che informa l’edificio residenziale th | torbole parte, dunque, dalla ricerca di una opportuna strategia insediativa finalizzata al rafforzamento delle relazioni qualitative con il paesaggio. L’edificio cerca di misurarsi con il luogo: in posizione protetta e non direttamente prospiciente alla sponda orientale del Lago di Garda; arretrata rispetto al Lago e parzialmente incassata nell’avvallamento esistente, in modo tale da non penalizzare il panorama che da essa si gode ma al contempo in posizione defilata, quasi nascosta per chi dal Lago, in barca a vela, transita lungo la costa; pressoché invisibile per chi in macchina o in bicicletta transita lungo la strada statale, in quanto il tetto dell’edificio è sensibilmente più basso, oltreché essere protetto da piante di olivi e da arbusti tipici della macchia mediterranea. Le caratteristiche paesaggistiche di questo sito forniscono delle opportunità di notevole interesse, prima fra tutte la vista panoramica in direzione nord del lago di Garda, con il golfo di Riva del Garda e sullo sfondo le come delle dolomiti di Brenta.
L’intervento scompone il volume dell’edificio in due elementi: fascia a piano terra integrata nel disegno dei terrazzamenti esistenti, quale elemento di raccordo fra pendio della strada e dosso verso il lago; fascia del primo piano con una forma a ‘Z’ che contribuisce anch’essa a scomporne il volume e quindi l’incidenza paesaggistica. Tale accorgimento di scomposizione mantiene una proporzione dimensionale, dell’edificio con la realtà circostante. La morfologia del terreno è stata assecondata incassando parzialmente l’edificio a ridosso della collina retrostante, rispettando la posizione e andamento alla base dell’imponente e monumentale olivo esistente a nord; riproponendo e ricucendo l’andamento attuale del terreno. La forma è chiara e semplice e sebbene frutto di relazioni e di aspetti climatici, propone in una lettura contemporanea delle forme della tradizione: il terrazzamento, il tetto a falde che assecondano l’andamento del terreno e i coni visivi offerti dalle condizioni morfologiche del sito. La collocazione dell’edificio cerca gli orientamenti favorevoli per far emergere le relazioni visive e spaziali con il paesaggio circostante. L’idea progettuale prevede infatti una collocazione capace di dialogare con le presenze del contesto, prima fra tutte la pendenza del terreno. In questo modo le condizioni del sito, che a un primo sguardo appaiono sfavorevoli, possono invece venire trasformate in opportunità per caratterizzare il progetto architettonico.
La realizzazione segue un approccio costruttivo rivolto alla sostenibilità. Ciò si esplicita sia nel controllo dei fattori bioclimatici finalizzati al raggiungimento dei nuovi standard per il risparmio energetico, sia nella scelta dei materiali e del loro eco-bilancio. La forma data ai prospetti oltre a trovare una giustificazione secondo le argomentazioni sopra esposte, diventa elemento per aumentare le potenzialità bioclimatiche dell’edificio stesso. Infatti la casa, grazie alle grandi aperture del lato nord, una superficie vetrata che ne smaterializza anche la definizione e l‘impatto volumetrico, cattura il vento fresco della notte, per distribuirlo all’interno della casa, ottenendo un raffrescamento naturale. Verso sud la casa è più protetta e chiusa per evitare di favorire l’irraggiamento diretto; verso est presenta in corrispondenza del corpo scala alcuni setti in pietra naturale, che richiamano quelli dei terrazzamenti tipici della cultura dell’olivo nell’Alto Garda;